“Lasciatevi andare sul filo della nuova corrente”: così Vogue Italia, nel marzo del 1970, seduceva e tentava i suoi lettori.
Un decennio di rivoluzioni politiche si mischia alle tendenze moda che fanno tabula rasa del passato.
L’abbigliamento si spoglia delle etichette, non è più uomo o donna, ma diventa semplicemente unisex
Precursore dei nostri tempi moderni, in cui la fluidità di genere non riguarda solo la moda, ma è anche uno stile di vita.
Le note dei Pink Floyd scandiscono il ritmo delle canzoni in cui ragazzi e ragazze fanno dondolare i lunghi capelli, rigorosamente lisci o selvaggiamente ribelli.


Sono gli anni di immense novità ma allo stesso anche di nostalgici richiami.
Scolli abissali sulla schiena e trasparenze strizzano l’occhio agli anni Trenta, e la fotografia di moda torna a tingersi di bianco e nero.
Il trucco è naturale, di giorno sembra quasi il grande assente.
Torna prepotentemente di notte, e si accende sotto le luci della discoteca.
Ma la vera primadonna è solo una: il jeans.
Protagonista indiscusso di ieri e di oggi, può essere cortissimo o extra lungo, senza mezze misure.
Va indossato sempre, come fosse una seconda pelle.
Anche nelle grandi occasioni, purché griffato: lo insegnavano ieri Calvin Klein e Ralph Lauren, lo si fa ancora, sempre di più.
Ieri si intreccia sempre di più con oggi, un tempo che diventa la somma di tutti gli anni trascorsi, in un remix infinito di passato e presente.

Nelle foto Alessia Bongiovanni vestita da Metro Garda con
Jeans palazzo con vita alta avvolgente. Modello con doppia tasca frontale e gamba ampia.
Lavaggio blu medio in denim 100% cotone.
Top corto in raso con chiusura posteriore con lacci.
Fotografie di Mario Piemontese
Make Up Artista: Truccando
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Guida allo stile e alla moda anni ‘70
- Capitolo “970” del libro “Make Up – 100 anni allo specchio” di Antonio Ciaramella (Efesto edizioni)
